L’elaborato di sintesi finale, progettato per il conseguimento del Diploma di I livello in Design della comunicazione visiva, è stato svolto nell’ambito della disciplina “Advertising”, affrontando in maniera orizzontale le tematiche abbracciate dalla comunicazione pubblicitaria. L’indagine si svolge partendo dai concetti generali andando progressivamente verso il particolare, fino ad arrivare all’analisi del caso studio Olivetti.
Comunicare è un istinto fisiologico che ha accomunato ogni essere vivente sin dalle origini della vita. Nel corso dei secoli l’uomo ha sviluppato svariati codici e mezzi di comunicazione che, grazie alla loro continua evoluzione, hanno permesso di affinare le conoscenze, i metodi di trasmissione dei messaggi e, di migliorarne la qualità dei contenuti. Ciò è stato possibile per merito degli studi effettuati nell’ambito della comunicazione e della percezione, i quali hanno permesso di comprendere i meccanismi che si celano nell’atto comunicativo, sia dal punto di vista dell’emittente, sia del ricevente.
Con l’avvento della rivoluzione industriale le imprese hanno gradualmente compreso l’importanza della comunicazione per riuscire a raggiungere il proprio pubblico di riferimento, rivolgendosi inizialmente a esponenti di grande rilievo nel panorama artistico a loro contemporaneo. Successivamente la necessità di una comunicazione sempre più mirata ha condotto alla nascita di figure professionali esperte nella formulazione di strategie pubblicitarie, attraverso le quali definire l’identità aziendale. Questo ha fatto in modo che le imprese potessero costruire attorno a sé un’immagine ben definita e riconoscibile, in grado di trasmettere i propri valori e la propria politica. Il caso Olivetti si colloca proprio in questo scenario.
La Olivetti, costituita nel 1908 come «prima fabbrica nazionale di macchine da scrivere», rappresenta uno tra i più significativi esempi di comunicazione d’impresa, che sin dalla sua fondazione si è distinta per la propensione verso l’innovazione tecnologica, la cultura, la cura per il design, la presenza internazionale, la sensibilità nei confronti dei propri dipendenti e delle tematiche sociali. L’identità aziendale è stata così trasmessa dal fondatore Camillo Olivetti al figlio Adriano, il quale affida la cura dell’immagine aziendale e dei prodotti ai migliori esperti. L’immagine risultante è stata definita «unita nella diversità», in quanto tutti gli artefatti comunicativi sono stati accomunati da un’unica costante, diventata anche il motto aziendale: «Semplicità è bellezza».
Il filo conduttore del progetto grafico è il concetto di semplicità. Sia l’impaginato che la copertina si basano sull’equilibrio tra pieni e vuoti. I filetti che incorniciano i titoli correnti e i titoli di capitolo richiamano, con la loro asimmetria, il carattere eterogeneo dell’immagine aziendale. Il colore rosso, scelto come filo conduttore dell’artefatto, collega la copertina alle pagine interne e richiama il colore di una pietra miliare della produzione Olivetti: la macchina da scrivere portatile Valentine, progettata da Ettore Sottsass.
Formato finale: 155x220 mm.
Carta del volume: patinata opaca 150 g/m².
Carta della copertina: Arena Eco 350 g/m².Plastificazione opaca. Verniciatura settoriale.
Legatura: brossura cucita.
Segnature: 18/16esimi.
Margini: 20 mm.
